opo l’uscita del Gruppo Contship Italia dal Porto Canale di Cagliari, il terminal container sardo è inattivo e cerca operatori interessati a rilevare l’attività di transhipment. Una possibilità è apparsa il 15 e 16 giugno 2021 con la visita tecnica al terminal di una delegazione della società terminalista del Qatar QTerminals, che poi ha incontrato i rappresentanti dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare di Sardegna. Un altro segnale che le acque dello scalo sardo stanno muovendosi è l’incontro a Roma tra i rappresentanti dei ministeri dello Sviluppo Economico, Mims (ex Trasporti) e Sud con i sindacati confederali per discutere proprio del futuro del porto industriale.
L’incontro è stato fissato dalla vice-ministra dello Sviluppo Economico, Alessandra Todde, per lunedì 21 giugno 2021 e vi parteciperanno anche la Regione Sardegna e l’Autorità portuale. Si discuterà del futuro dei duecento portuali del terminal container rimasti senza lavoro da settembre 2020, di vantaggi fiscali e della definitiva attivazione della Zona Economica Speciale. Per i lavoratori, i sindacati chiedono l’istituzione di un’agenzia di transhipment e restano prudenti sull’interesse di QTerminals dopo che il precedente candidato, la società anglo-olandese Pifim, è stato rigettato dall’Autorità portuale.