Nel pomeriggio di giovedì 29 aprile 2021 si è verificato un incidente sul lavoro mortale nel porto di Taranto. Un dipendente della Peyrani Sud, Natalino Albano, stava svolgendo il rizzaggio di una pala eolica su una nave quando il carico si è improvvisamente spostato e l’operaio è caduto, forse per evitare la pala, battendo la testa sulla banchina del quarto sporgente, morendo sul colpo. È ancora in corso l’indagine per scoprire le cause dell’incidente e nel frattempo i sindacati confederali Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti hanno indetto uno sciopero di 24 ore di tutti i lavoratori del porto pugliese.
“Lo scenario sempre il quarto sporgente ormai drammaticamente noto per gli incidenti che hanno portato via altri due lavoratori, altri due gruisti negli scorsi anni”, scrivono le tre sigle in una nota. “Siamo stanchi di continuare a piangere i nostro lavoratori, cosi come siamo stanchi di attendere da anni, ormai quasi venti, che il Governo dia il via a quel processo di riforma normativa in materia di sicurezza sul lavoro che si continua ad invocare solo quando avvengono queste tragedie. Abbiamo proclamato 24 ore di sciopero a Taranto, per il nostro collega Natalino e per invocare misure di sicurezza più moderne e più attente alla vita del lavoratore ed in tutti i porti italiani vi sarà un’ora di fermo per solidarietà. Sappiamo che questo non basta, cosi come non basta la nostra solidarietà e vicinanza a lenire il dolore della sua famiglia”.