L'obiettivo è sbloccare il rinnovo della cassa integrazione per i 540 dipendenti del terminal container, che è scaduta il 28 maggio 2015. Ora, i lavoratori sono in ferie forzate e non si hanno novità sul rinnovo della cassa integrazione. Si sa solo che l'11 maggio la TCT ha firmato con i sindacati un pre-accordo per un eventuale rinnovo. All'incontro di mercoledì dovrebbero partecipare i sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Claudio De Vincenti, il ministro dei Trasporti, Graziano Delrio, il sottosegretario al Lavoro, Teresa Bellanova, rappresentanti del Comune e dell'Autorità Portuale di Taranto e dei sindacati.
Un'importante questione da chiarire è la strategia di Taranto Container Terminal che ha ormai trasferito al Pireo le toccate della portacontainer. Nei giorni scorsi si è riunito il Consiglio d'amministrazione della società e l'assemblea degli azionisti, ma finora non sono giunti comunicati ufficiali. Pare che i soci di TCT siano divisi sul futuro della presenza nel porto pugliese, soprattutto perché i lavori di potenziamento sono partiti in ritardo e non è chiaro quando termineranno.
Secondo l'agenzia Agi, il Governo starebbe valutando operatori alternativi a TCT per la gestione del terminal container, quando finalmente termineranno i lavori. Ma anche un eventuale sostituzione crea problemi, perché TCT ha un contratto di appalto di sessant'anni. Nel frattempo, resta aperta la questione dei lavoratori, ma anche degli autotrasportatori pugliesi che hanno lavorato per il terminal e che hanno difficoltà a diversificare l'attività.
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