L’aumento dei noli del trasporto marittimo di container entra nel binocolo della Federal Maritime Commission statunitense, ossia l’Agenzia che regola e controlla il trasporto su mare che tocca i porti degli Usa. In una nota diffusa il 20 luglio 2021, la Fmc annuncia l’avvio di un audit per valutare la conformità dei vettori marittimi alla regola 46 USC 41102(c), che regola i costi di detenzione e controstallio dei container sbarcati e imbarcati nei porti statunitensi. In questo Vessel-Operating Common Carrier Audit Program, i funzionari della Fmc lavoreranno insieme con i rappresentanti delle nove principali compagnie marittime operanti nei container per chiarire come questi costi sono applicati e per affrontare eventuali ambiguità.
"La Federal Maritime Commission è impegnata a far sì che la legge sia rispettata e che i caricatori non soffrano di svantaggi ingiusti”, spiega il presidente Daniel Maffei. “Il lavoro della squadra di audit permetterà alla Commissione di verificare le tendenze nelle pratiche di controstallia e di detenzione e i relativi introiti, così come stabilire un dialogo continuo tra il suo personale e i trasportatori sulle sfide che la filiera logistica deve affrontare. Naturalmente, se la squadra di audit scoprirà comportamenti illeciti, la Commissione prenderà misure appropriate. Inoltre, le informazioni raccolte dal processo di audit potrebbero portare a cambiamenti nei regolamenti Fmc e nelle linee guida di questa attività, se giustificato".
Il primo passo dell’indagine comporta la raccolta d’informazioni per creare un database e quindi un rapporto trimestrale. Ciò permetterà alla Fmc di valutare come le compagnie marittime gestiscono la detenzione e la controstallia dei container. Poi i funzionari svolgeranno interviste individuali con il personale delle compagnie. La Fmc precisa che saranno sottoposte all’audit tutte le nove principali società operanti negli Stati Uniti, indipendentemente che abbiano subito un reclamo formale o informale.