I soldi ci sono, circa un miliardo di euro grazie al Pnrr, ma manca chi li vuole prendere. Si parla della nuova diga foranea del porto di Genova, un colossale progetto che l’Autorità portuale ha annunciato come elemento fondamentale per lo sviluppo dello scalo e della logistica italiana. Il 29 giugno 2022 è scaduto il termine per presentare le offerte sull’appalto integrato della prima fase dell’opera e sul tavolo dell’Asp del Mar Ligure Occidentale non è giunta nessuna candidatura. Il presidente dell'Autorità e commissario straordinario per l’opera, Paolo Emilio Signorini, aveva inviato la manifestazione d’interesse a due cordate: la prima formata da WeBuild, Fincantieri, Fincosit e Sidra e la seconda da Eteria (Gavio-Caltagirone), Rcm e Acciona. Entrambe hanno comunicato di non voler partecipare.
Il bando prevedeva l’apertura dei cantieri all’inizio del 2023, data che difficilmente potrà essere rispettata. La mancanza di un candidato alla costruzione dell’opera non sorprende chi ha seguito da vicino la vicenda. Il bando è stato criticato dall'Ance, l’associazione dei costruttori, e da Assagenti per tre motivi: la base di gara bassa per la mole dei lavori, che andrebbero svolti in mare aperto, l’impossibilità di valutare i costi in una fase di continuo aumento e i tempi brevi previsti per la fine dei lavori. L’Autorità portuale sta cercando di rimediare integrando il bando dal punto di vista economico.
La stessa Ance ha diffuso un comunicato dopo avere saputo del fallimento della gara, definendolo “un flop internazionale annunciato”. Emanuele Ferraloro, presidente di Ance Liguria aggiunge che “la rinuncia delle due cordate di imprese che avrebbero dovuto partecipare alla gara per realizzare la più grande opera pubblica degli ultimi trent’anni, per un valore di oltre un miliardo al di là dell’effetto devastante sulla credibilità anche internazionale di Genova e del suo porto, allunga ombre sulla fattibilità di gran parte delle opere inserite nel Pnrr e sulla capacità dei soggetti pubblici di mettere a punto progetti tecnici credibili e affidabili”.