Il Tribunale di Cagliari ha emesso un'ordinanza di dissequestro per la portacontainer Kenza, al centro di una controversia tra equipaggio, fornitori e armatore (la compagnia marocchina IMTC) per il mancato pagamento di stipendi e altri servizi. Lo ha annunciato l'avvocato Stefano Porcu dello studio legale Porcu e Barberio di Cagliari che in questa vicenda ha assistito IMTC. "Presto la nave potrà ripartire, anzi formalmente può già farlo", spiega il legale, precisando che la portacontainer Kenza è stata appena ceduta a un nuovo proprietario.
"Il dissequestro della nave è arrivato dopo l'accordo transattivo trovato fra la società che assistevo e diversi creditori, fra cui i marittimi e altri prestatori di servizi come gli ormeggiatori, la società adibita alla raccolta rifiuti e altri. In totale dai 115mila euro di stipendi non pagati e per i quali era stato chiesto l'arresto della nave da parte dei marittimi e il conseguente sequestro conservativo, il credito era cresciuto fino a 400mila euro".
Con l'accordo stipulato fra le parti e il saldo di quanto dovuto, il giudice del Tribunale di Cagliari chiamato a dirimere il caso ha provveduto al dissequestro della nave, che nel frattempo sta passando nelle mani di un nuovo proprietario, la cui identità al momento risulta ancora sconosciuta. Kenza è una piccola nave portacontainer costruita in Danimarca nel 1991 e con una portata pari a 724 teu.
Nicola Capuzzo
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