Un contratto di rete che impegni le imprese interessate a collaborare tra di loro per incrementare la competitività del porto nei traffici di carichi rotabili a Livorno. È questa una delle proposte che il commissario dell'Autorità Portuale labronica, Giuliano Gallanti, sottoporrà nei prossimi giorni all'attenzione dei tre maggiori terminalisti ro-ro del porto, Sintermar, Lucarelli Terminal Livorno e Livorno Terminal Mediterraneo, in una riunione organizzata congiuntamente con il Comandante della Capitaneria di Porto, Vincenzo Di Marco.
Si tratta della prima riunione che il commissario Gallanti organizza sull'argomento e la proposta del contratto di rete, prevista dalla legge 33 del 2009, sarà sicuramente sul tavolo. L'obiettivo è quello di riordinare il porto sulla base delle predisposizioni del Piano Regolatore Portuale approvato il 25 marzo scorso, ponendo fine alle promiscuità relative alle destinazioni d'uso dei fronti di banchine e delle aree di servizio retrostanti.
La questione del riordino degli ambiti portuali, che si è concretizzata con il Piano operativo triennale 2013-2015, è stata una delle sfide più importanti che l'Autorità Portuale ha cercato di affrontare da quando è al timone dello scalo labronico. Con il nuovo PRP sono state individuate le aree e le infrastrutture portuali ed è stata assegnata loro da subito una specifica funzione logistica. Ora si tratta di passare dai progetti ai fatti: una riorganizzazione più efficiente degli spazi dedicati ai rotabili è una delle priorità dello scalo per il 2016.
"La creazione di un polo unico per la gestione dei ro-ro – ha detto Gallanti – è uno dei punti qualificanti del Piano Regolatore Portuale. Dopo esserci concentrati sulla predisposizione dei documenti per la gara finalizzata alla realizzazione della prima fase della Piattaforma Europa, è ora giunto il momento di affrontare il problema; una comunità portuale si riconosce quando alcune porzioni dell'interesse individuale vengono sacrificate in nome dell'interesse collettivo: se uniscono le forze, le imprese ro/ro avranno la possibilità di raggiungere obiettivi di sviluppo superiori a quelli che riuscirebbero a perseguire singolarmente".
Nicola Capuzzo
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