La fine della protesta è stata imposta dal ministro francese come condizione per avviare la trattativa, che è iniziata alle undici di questa mattina. Secondo la compagnia P&O, che insieme do DFDS svolge il traghettamento attraverso la Manica, i questi giorni sono stati annullate un centinaio di partenze, con un danno economico di alcuni milioni di euro. Intanto, sulle strade francesi e inglesi si sono accumulati migliaia di camion che attendono l'imbarco. Ma la situazione potrebbe precipitare ancora nel caso se oggi i sindacati non otterranno risposte soddisfacenti sulla sorte dei marittimi.
Nei giorni scorsi, alcuni manifestanti sono riusciti anche a bloccare il traffico ferroviario nel tunnel sotto la Manica, incendiando alcuni copertoni sulle rotaie. Per farlo, sono riusciti a varcare le misure di sicurezza del terminal Eurotunnel, ponendo seri dubbi sulla sua inviolabilità. E tutto ciò accade mentre intorno a Calais è sorto un accampamento di centinaia di migranti che sfruttano qualsiasi occasione per cercare di salire su un camion che va all'imbarco per la Gran Bretagna. La stessa Eurotunnel chiede ora maggiori misure di protezione per la galleria.
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