Merlo aveva annunciato che si sarebbe dimesso entro la fine di giugno, quando la moglie Raffaella Paita si presentò come candidata alla presidenza della Regione Liguria, in quanto una sua eventuale elezione avrebbe causato un conflitto d'interesse. Però, la presidenza è andata al rivale Giovanni Toti, quindi non esiste più alcun conflitto d'interessi. Insomma, Luigi Merlo potrebbe continuare a restare al timone dell'Autorità Portuale di Genova, almeno sino alla scadenza naturale del suo mandato.
Per farlo tornare a Palazzo San Giorgio, alcuni esponenti politici genovesi, tra cui il sindaco della città Marco Doria, hanno diffuso un appello, che oggi è stato condiviso anche dal Comitato Portuale. Il testo afferma che "il Porto di Genova è di fronte a sfide significative. Bisogna consolidare e ulteriormente migliorare i positivi risultati ottenuti negli ultimi anni. Devono essere portati a compimento percorsi amministrativi e lavori avviati di grande importanza per lo scalo; basti citare a questo proposito l'iter in corso relativo al piano regolatore portuale. Verrà presto portato in discussione un progetto di riforma della portualità nazionale che deve vedere la nostra comunità capace di interloquire ai massimi livelli. Per queste ragioni riteniamo che non debba interrompersi ora l'esperienza di Luigi Merlo quale presidente dell'Autorità Portuale di Genova".
Dopo avere sottolineato che oggi non esistono motivi d'incompatibilità e d'inopportunità a ricoprire la carica, l'appello auspica che "il presidente Merlo possa accogliere queste nostre considerazioni che sottoponiamo altresì all'attenzione del governo e in particolare del ministro dei Trasporti Graziano Del Rio, convinti dell'importanza della piena legittimazione dell'Autorità Portuale genovese e del suo massimo vertice quale espressione delle istituzioni, del mondo imprenditoriale e del lavoro della città".
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