Quasi le metà delle Autorità Portuali sono già rette da commissari straordinari e ora il loro numero, invece che diminuire con la nomina dei presidenti, potrebbe aumentare. Secondo alcune insistenti indiscrezioni, infatti, il ministro dei Trasporti vorrebbe insediare i commissari anche nelle Autorità che hanno ancora un presidente, quando questo termina il suo mandato. Sicuramente resterà commissariato il porto di Cagliari, dove il 31 dicembre 2014 è scaduto il mandato del commissario Vincenzo di Marco. Se non sarà riconfermato, sia parla dell'alternativa di Chicco Porcu. Anche il porto di Trieste potrebbe preso accogliere un commissario, per sostituire la presidente uscente, Marina Manassi. Nei giorni scorsi, la presidente della Regione Friuli Venezia Giulia, Debora Serracchiani, ha fatto il nome di Zeno d'Agostino, che è anche uno dei candidati alla presidenza dell'Autorità Portuale.
La scelta di estendere il commissariamento dei porti non piace a Forza Italia: "Sarebbe un atto molto poco democratico e sicuramente non il modo migliore per cambiare verso nella portualità italiana, uno dei motori più importanti per la crescita del futuro", dichiara Bartolomeo Giachino, responsabile trasporti del partito. Più in generale, Giachino spiega che "la quota di mercato dei porti italiani sui traffici in transito nel Mar Mediterraneo continua ad essere molto bassa e il contributo che i porti danno alla crescita del Paese è al disotto delle sue grandi potenzialità".
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