Gli iceberg stanno incrociando le rotte di navigazione commerciale dell'Atlantico settentrionale, costringendo numerose navi a modificare la loro rotta di centinaia di chilometri, oppure di viaggiare lentamente per evitare impatti con le montagne di ghiaccio alla deriva. Questo fenomeno, secondo gli esperti, deriva da forti venti antiorari che spingono gli iceberg verso sud e probabilmente dal riscaldamento globale che accelera la frantumazione della crosta di ghiaccio della Groenlandia.
La Guardia Costiera statunitense ha avvistato nei giorni scorsi 450 iceberg vicino al Grand Banks del Newfoundland, a fronte di un numero medio di questa stagione di ottanta unità. Questa è la zona dove avvenne nel 1912 il naufragio del Titanic. Finora non si registrano gravi incidenti, anche se una nave cargo di Oceanix è stata fermata per riparazioni dopo un impatto con un iceberg. Nel 2016 si registrano 687 iceberg lungo le rotte commerciali, a fronte dei 1165 iceberg del 2015 e i 1546 del 2014.
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