Nel 2018 i container movimentati in importazione e in esportazione attraverso i porti italiani risulteranno sostanzialmente stabili rispetto all'esercizio precedente, mentre quelli trasbordati (transhipment) dalle navi di grande portata a quelle più piccole per distribuzione regionale nel Mediterraneo caleranno quasi di un ulteriore 15% (dopo un calo simile fra il 2016 e il 2017). Il quadro emerge da un'analisi previsionale condotta sui risultati dei primi nove o dieci mesi dell'anno già pubblicati da alcune Autorità portuali e resi pubblici da imprese terminalistiche private italiane.
Fra gli scali gateway (dove i container transitano in import/export) Genova rimane leader nazionale, però il porto ligure chiuderà l'anno con traffici di container sostanzialmente stabili intorno a quota 2,6 milioni di teu, perché le note criticità conseguenti al crollo del ponte Morandi hanno di fatto azzerato la crescita registrata fino a fine luglio (+3,6%). Sostanzialmente invariato (+0,5%) sarà il bilancio finale anche del porto di La Spezia (1,48 milioni di teu), così come quello di Livorno, che dovrebbe chiudere nuovamente intorno a quota 700mila teu (dei quali circa 200mila relativi al Terminal Lorenzini e 500mila al Terminal Darsena Toscana). Una modesta crescita è attesa anche a Salerno (nel 2017 il porto aveva movimentato 455mila teu) mentre Napoli farà segnare almeno un +10% passando da 510mila a circa 570mila teu (grazie in particolare a una ripresa del terminal Conateco).
Passando all'Adriatico lo scalo principale per valore assoluto di container movimentati sarà Trieste (Trieste Terminal Terminal) con circa 725mila teu (+30%) anche se il 40% di questi volumi saranno carichi in trasbordo, mentre Venezia si confermerà primo porto per import/export con traffici stabili a circa 620mila teu. A seguire nello stesso range portuale si piazzano Ravenna e Ancona che movimenteranno anche quest'anno fra 170 e 200 mila teu. Continua invece inesorabile la decrescita del transhipment in Italia con il Medcenter Container Terminal di Gioia Tauro che chiuderà l'anno in corso con circa 2,3 milioni di teu movimentati (-6%) e Cagliari (Cagliari International Container Terminal) che crollerà del 50% passando da 430mila teu a circa 220mila.
Nicola Capuzzo
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