Il 7 maggio 2013 la ro-con Jolly Nero, della compagnia Messina, urtò la torre dei piloti del mentre stava svolgendo una manovra nel porto di Genova. Dopo l’urto avvenuto di poppa, la torre cadde, uccidendo le nove persone che erano al suo interno. Un primo processo di primo grado sulle responsabilità della manovra della nave si è concluso nel 2017 con tre condanne, tra cui quella a dieci anni per il comandante della nave, Roberto Paoloni. Ora si attende la sentenza di Cassazione, ma nel frattempo si è aperto un secondo filone d’inchiesta che riguarda la costruzione della torre stessa.
La seconda indagine è stata invocata dalla madre di una delle vittime, Adele Chiello, che ha insistito dopo una prima archiviazione della Procura. Secondo l’accusa, la torre dei piloti non andava collocata in quel punto, perché era a filo del Molo Giano e quindi soggetta a eventuali urti di navi in manovra, come è effettivamente accaduto nel 2013. Il 15 settembre 2020 si è concluso il processo di primo grado, dove erano imputate dodici persone, tra dirigenti e tecnici che hanno autorizzato la costruzione e l’ex comandante della Capitaneria di Porto di Genova ed ex dirigente delle Capitaneria, ammiraglio Felicio Angrisano.
Il giudice di Genova Paolo Lepri ha ritenuto fondate le accuse e ha emesso sette condanne e cinque assoluzioni. Angrisano ha ricevuto la condanna più pesante, di tre anni, a fronte di una richiesta di cinque. Gli è stata riconosciuta una doppia responsabilità, come comandante del porto e come datore di lavoro delle vittime. A pene minori, da uno a due anni, sono stati condannati due strutturisti, un ingegnere, l’ex commissario del Comitato Autonomo Portuale e l’ex presidente di sezione del Consiglio del Lavori Pubblici. Angrisano ha annunciato il ricorso in Appello.
La pubblica accusa ha sottolineato che la posizione della torre piloti di Genova era “unica al mondo” e che la sua pericolosità era evidente a chiunque. Durante il processo ha presentato una perizia che evidenzia il mancato rispetto delle norme nella progettazione, costruzione e collaudo dell’edificio.