Nella lunga storia del fallimento di Rbd Armatori sta per essere scritto un nuovo capitolo. Secondo le ultime informazioni rese pubbliche lo scorso dicembre dai curatori fallimentari (Giovanni Alari, Vincenzo Ruggiero e Luciano Caiazzo) il 22 febbraio 2019 sarebbero dovuti andare all'asta sia il ramo d'azienda comprendente le attività di shipping (comprendete navi, personale e contratti di noleggio) sia l'hotel La Palma di Capri, ma questo scenario pare non essere più così certo. Secondo indiscrezioni non smentite né dai curatori né dalla società, sarebbe infatti arrivata una proposta di concordato fallimentare con assunzione da parte di un fondo d'investimento estero che avrebbe presentato un'offerta da 270 milioni di euro (il 10% del quale già versati come deposito a garanzia) per rilevare tutti gli asset del gruppo.
Tra gli asset ci sarebbero appunto il ramo shipping (tredici navi portarinfuse secche e liquide con relativi contratti e personale) per il quale era stata fissata un'asta con prezzo base pari a 190 milioni di dollari, l'hotel di Capri (valore a base d'asta 35 milioni di euro), l'immobile sede della società (Villa Olivella a Torre del Greco) e la liquidità in cassa. In totale quindi un pacchetto da almeno 230 milioni di euro anche se va considerato il fatto che il solo valore della flotta, ai livelli di mercato attuali, viene stimato da VesselsValue.com ad esempio in 282 milioni di dollari (circa 248 milioni di euro).
A far pervenire ai curatori questa offerta di concordato fallimentare pare sia stato un fondo qualificatosi con l'acronimo B&G, non è chiaro al momento se si tratti di un veicolo riconducibile all'hedge fund francese Boussard&Gavaudan oppure un'entità controllata dal fondo di private equity Reuben Brothers. Quest'ultimo ha una propria sede anche in Italia ed è specializzato in investimenti nel settore navale tramite le società Rb Shipping e Rb British Marine (pochi anni fa ebbe occasione di fare affari con Scerni di Navigazione). Sempre secondo alcune fonti in questo progetto di acquisto e rilancio di Rbd Armatori potrebbe essere in qualche maniera coinvolto anche l'attuale amministratore delegato Giuseppe Mauro Rizzo ma su questo aspetto al momento non ci sono conferme.
L'offerta da 270 milioni è stata fatta recapitare ai curatori fallimentari e, loro tramite, portata all'attenzione del giudice del Tribunale di Torre Annunziata che segue il fallimento, Valentina Vitulano, cui spetterà ora decidere se la somma messa sul piatto sia da considerare sufficiente per soddisfare gli interessi dei creditori (tra i quali, va ricordato, spicca Pillarstone Italy) o se invece sia preferibile procedere con la vendita all'asta del ramo shipping e degli immobili nella speranza di riuscire a raccogliere una somma più elevata.
Nicola Capuzzo
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