Dopo l'addio alla Confederazione Italiana Armatori - in aperta polemica per l'estensione degli sgravi previsti per la bandiera italiana anche alle bandiere comunitarie - il patron di Moby e Tirrenia, Vincenzo Onorato, nei giorni scorsi ha scritto una lettera ai suoi colleghi armatori dove sostiene che "nel cabotaggio maggiore l'estensione dei privilegi di bandiera italiana a tutte le bandiere comunitarie è un piacere a tutte le compagnie del nostro presidente: Minoan Lines, Finnlines, Malta Motorways of the Sea". Onorato parla di "trappola implicita nella manovra in atto" per "non solo prendersi i privilegi previsti dallo stato italiano su altre bandiere" ma, soprattutto, "poter imbarcare marittimi extracomunitari su tratte di cabotaggio italiano".
La missiva del patron di Moby e di Tirrenia passa rapidamente dai temi di politica marittima alla battaglia commerciale sulle rotte con la Sardegna iniziata dallo scorso settembre, quando Grimaldi ha aperto nuovi collegamenti per il trasporto di carichi rotabili (camion e semirimorchi) da Genova e Livorno verso Cagliari. Onorato parla infatti di "aggressione commerciale" agli associati di Confitarma (nello specifico Moby, Tirrenia e Grendi), definendo la nuova linea Genova -Livorno-Cagliari "un chiaro attacco contro un nostro collega associato (Gruppo Grendi appunto, ndr) e il sottoscritto". La lettera chiama in causa "tariffe rilevantemente più basse", che secondo lui sarebbero una "chiara misura di dumping".
Grimaldi non rimane a guardare e interviene sulla questione dicendosi "amareggiato" per questo attacco e definendo "menzogne" gli attacchi del collega armatore, tacciato di creare "allarmismo con attacchi pretestuosi, salvo poi arrivare a parlare della questione concorrenza sulle linee con la Sardegna".
Grimaldi smentisce che ci sia un rischio occupazionale imminente sulle linee di cabotaggio nazionale con le modifiche al regime di Tonnage Tax perché "esistono norme relative allo Stato ospitante per le quali i marittimi devono conoscere e parlare la lingua italiana. Inoltre, se anche una società imbarcasse personale comunitario, dovrebbe comunque riconoscere standard retributivi in linea con i livelli italiani. L'Italia non perderà occupazione nel cabotaggio, ne sono sicuro e l'ho detto anche ai sindacati". Il presidente di Confitarma rispedisce al mittente anche l'accusa di possibili conflitti d'interesse con le sue società straniere "che – assicura - continueranno a operare nei rispettivi Paesi com'è stato fino a oggi".
Il vero motivo del nervosismo di Onorato sarebbe dunque la maggiore concorrenza in atto da qualche mese sulle rotte verso la Sardegna secondo Grimaldi, che su questo tema aggiunge: "Non esiste assolutamente alcun dumping, già oggi sulle linee ro-ro verso Cagliari le nostre navi guadagnano soldi nonostante non stiano viaggiando ancora completamente piene e se andremo in giudizio lo potremo dimostrare. Non abbiamo bisogno degli 82 milioni di contributi pubblici che ogni anno riceve Tirrenia perché abbiamo navi moderne ed efficienti, con elevata capacità di carico che ci consente di ottenere importanti economie di scala. Quella che Onorato definisce un'aggressione commerciale altro non è che sana concorrenza perché semmai non è normale che il 90% del traffico marittimo verso la Sardegna sia in mano a un unico operatore (Moby e Tirrenia, ndr)".
Questa battaglia navale (giocata anche a colpi di sconti sulle tariffe per gli autotrasportatori) è solo all'inizio perché Grimaldi ha già fatto sapere che il servizio che collega Civitavecchia con Porto Torres e Barcellona passerà da stagionale ad annuale e che da gennaio sarà avviata una nuova linea fra Livorno e il Nord della Sardegna (Olbia) in concorrenza diretta proprio con Moby. "Io ho 100 navi e lui ne ha 50. Se voglio mettere le mie navi sulle rotte verso la Sardegna per conquistare una quota di mercato non mi si può accusare di aggressione commerciale solo perché faccio una linea in concorrenza", ha concluso Grimaldi, citando anche i noleggi delle due navi che la sua società ha ceduto per 50mila euro al giorno a Tirrenia (come scritto da Onorato): "Si tratta di tariffe normali per navi come quelle, che sono moderne e con elevata capacità; oggi sul mercato quei traghetti renderebbero anche di più".
Nicola Capuzzo
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