Nel 2024 inizierà il processo di potenziamento del porto di Manfredonia, che è cofinanziato dal Pnrr. Il passo fondamentale è stato l’affidamento dei lavori di recupero e di rifunzionalizzazione del Bacino Alti Fondali nel porto isola di Manfredonia. Lo ha compiuto l’atto il 27 febbraio 2023 l’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Meridionale assegnando i lavori al raggruppamento temporaneo d’imprese costituito da Cisa, Operazione, Fincosit Consorzio Stabile e Nautilus.
I lavori servono per recuperare strutture che l’Autorità portale definisce in “una condizione critica”, causata dal “degrado per corrosione delle armature e ai conseguenti effetti sul calcestruzzo”. Oltre a conservare l’opera, il cantiere cambierà la funzione del bacino intervenendo sul pontile e sulle banchine tramite il consolidamento strutturale degli elementi e il miglioramento del loro comportamento sotto l’azione sismica. L’intero intervento richiede un investimento di 121 milioni di euro, dei quali 80 milioni sono cofinanziati dal Piano Nazionale Complementare al Pnrr e 41 milioni da fondo Zes Recovery Fund.
“Manfredonia saluterà il nuovo anno con prospettive di sviluppo straordinarie”, commenta il presidente dell’Autorità portuale, Ugo Patroni Griffi. “Stiamo per realizzare un’opera storica e strategica che prevede interventi radicali che non solo miglioreranno significativamente la sicurezza dello scalo, ma imprimeranno un rilevante impulso alla crescita economica e infrastrutturale di tutto il territorio. Trasformeremo il porto in un hub moderno ed efficiente; un polo logistico e commerciale di rilevanza internazionale”.