Il porto di Livorno vuole sempre più consolidarsi come uno scalo gateway per il traffico di carichi rotabili. "Se il 2015 è stato l'anno del Piano Regolatore Portuale e della prima fase della Piattaforma Europa, il 2016 sarà quello dei rotabili", spiega il segretario generale dell'Autorità Portuale, Massimo Provinciali. "I ro-ro rimangono il traffico quantitativamente più importante per il nostro porto che, come dimostrano gli ultimi episodi, è diventato troppo piccolo per le esigenze di armatori come Moby e Grimaldi".
Proprio in questi giorni, una nuova linea di Eukor Car Carriers sarà attivata da Livorno per i porti del Golfo Arabico, con scali diretti e possibilità di transhipment per altre destinazioni del Mar Rosso, Medio Oriente e India. Secondo quanto comunicato dall'agente generale per l'Italia (l'agenzia marittima Medov), la frequenza di questo servizio sarà mensile. Nei prossimi giorni approderà la nave Morning Chorus proveniente dalla costa est degli Stati Uniti, con scali successivi in Spagna (Tarragona e Barcellona) e prosecuzione per Aqaba (Giordania), Jeddah (Arabia Saudita), Sohar (Oman), Jebel Ali (Emirati), Dammam (Arabia Saudita).
Visto il fermento del mercato ro-ro, secondo Massimo Provinciali diventa prioritario offrire nuove risposte e soluzioni: "Dobbiamo puntare a realizzare anche il secondo modulo della Piattaforma Europa, che prevede di destinare il terrapieno nord alle autostrade del mare. Si tratterebbe di un'infrastruttura molto più facile da realizzare rispetto a quella dedicata ai container perché in fin dei conti, i rotabili hanno bisogno di poco: basta un accosto poppiero e uno spazio per parcheggiare i semirimorchi".
A proposito dei dati di traffico complessivi del 2015, il presidente dell'Autorità portuale, Giuliano gallanti, ha sottolineato che "se si esclude il trasbordo, Livorno ha movimentato 584mila teu, quasi 64mila in più rispetto al 2014. Con riferimento ai contenitori pieni, abbiamo movimentato 190mila teu nello sbarco e quasi 243mila nell'imbarco".
Gallanti ha spiegato che la crescita del traffico di transhipment non è che la conseguenza del gigantismo navale: "Gli armatori hanno poca scelta, perché hanno pochi scali dove andare, gli altri dovranno obbligatoriamente essere serviti dalle navi feeder, le cui dimensioni stanno comunque aumentando". Rispetto al 2008, a Livorno l'anno scorso sono arrivate 235 navi in più con una capacità di carico dai 4000 ai 7500 teu. In totale il porto toscano ha movimentato 32,7 milioni di tonnellate nel 2015.
Nicola Capuzzo
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