Nel giugno 2015, la società che gestiva il Molo Polisettoriale del porto di Taranto, l'unico terminal container della città, è stata posta in liquidazione dai suoi soci Evergreen e Hutchinson. Così i 539 dipendenti sono entrati in cassa integrazione, che terminerà l'11 settembre 2016. Per evitare la mobilità nei mesi scorsi i sindacati hanno avviato una vertenza, che sembra arenata con il mancato accordo del 9 maggio davanti al Servizio Controversie Collettive della Provincia di Taranto. In queste ore, i lavoratori della TCT segnalano che stanno arrivando le prime lettere che prospettano il licenziamento alla scadenza della cassa integrazione.
Ora si aspetta l'esito della gara in corso per trovare il nuovo concessionario del Molo Polisettoriale. L'Autorità Portuale ha ammesso due candidature: Italcave e un consorzio, ancora in fase di costituzione, composto da Saga Italia (del gruppo Bollorè, Ionian Shipping Consortium, Taranto Iniziative Produttive Srl e Tecnomec Engineering Srl). Ma per partecipare a pieno titolo all'offerta finale, il consorzio dovrà presentare documentazione integrativa.
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