Durante un incontro che si è svolto al Propeller Internazionale Club della Spezia e di Marina di Carrara, il direttore generale di La Spezia Container Terminal, Walter Cardaci, ha illustrato il progetto di potenziamento dell’impianto spezzino, che ha l’obiettivo di raggiungere la capacità di due milioni di teu l’anno. Gli interventi principali riguardano lo sviluppo di un’area lunga 524 metri attrezzata con gru ship-to-shore elettriche, che potrà servire portacontainer lunghe fino a 400 metri, larghe fino a 60 metri e con pescaggio fino a 14 metri, un piazzale da due milioni di teu attrezzato con gru elettriche automatizzate e un nodo ferroviario da un milione di teu con nuovi binari serviti da gru Craming elettriche e semi-automatizzate, che saranno raccordati con la Stazione Marittima.
Il terminal acquisterà venticinque gru elettriche alimentate da una nuova sottostazione elettrica, che fornirà anche l’energia per alimentare le navi ormeggiate. Il progetto prevede anche l’automazione degli accessi dei veicoli industriali. Cardaci ha pure annunciato che sono già iniziati i corsi di formazione per le nuove figure professionali richieste dal terminal, che avvengono alla Scuola Nazionale Trasporti e Logistica.