Prosegue la vertenza dei lavoratori portuali tedeschi guidata dal sindacato Ver.di per ottenere un aumento delle retribuzioni. Dopo un primo sciopero di alcune ore e un secondo di una giornata, il sindacato tedesco inasprisce la protesta proclamando un fermo nei porti tedeschi di 48 ore, dal primo turno di giovedì 14 luglio alle 6.00 di sabato 16 luglio 2022.
L’ultima possibilità di evitarlo è un accordo nella riunione del 13 luglio, dopo il fallimento di quella dell’8 luglio, dove l’associazione degli operatori portuali Zds ha proposto un aumento fino al 12,5% distribuito in due anni, mentre il sindacato vuole una copertura immediata dell’inflazione e una nuova trattativa tra un anno.
La vertenza coinvolge circa 12mila lavoratori di 58 imprese portuali. Questa vertenza rompe una lunga pace sociale sulle banchine tedesche, che ha permesso un forte sviluppo del traffico container ed è una conseguenza dell’inflazione scatenata dalla guerra in Ucraina. L’ultimo sciopero ha fermato o rallentato l’attività nei porti di Amburgo, Emden, Brema, Bremerhaven, Brake e Wilhelmshaven, aumentando i ritardi delle portacontainer e deviando le navi in altri scali dell’Atlantico.