Il Governo britannico ha stanziato 23 milioni di sterline per avviare progetti di riduzione delle emissioni nel trasporto marittimo. Tra questi c’è Oceanways, che intende sviluppare un piccolo sottomarino a propulsione elettrica, attuata tramite celle a combustibile alimentate da idrogeno, e a navigazione completamente autonoma. La navigazione sottomarina permette di evitare le cattive condizioni meteo e del mare, oltre a semplificare la guida autonoma, in quanto s’incontrano meno ostacoli imprevisti. Il primo progetto prevede un sottomarino di piccole dimensioni, che potrebbe trasportare su brevi distanze solamente un container da 20 piedi. Esso è progettato anche per raccogliere le microplastiche dal mare durante i suoi viaggi.
Il primo prototipo, battezzato Esmeralda, compirà il primo viaggio di 400 chilometri tra Londra e Amsterdam (a fronte di un’autonomia teoria di mille chilometri) a una velocità di 20 nodi (con possibilità di raggiungere i 40 nodi) e una profondità di cento metri. La conduzione sarà autonoma, ma il sottomarino si potrà comandare a distanza in caso d’inconvenienti. È costruito nell’ottica dell’economia circolare, usando materiali sostenibili, e userà idrogeno prodotto da fonti rinnovabili.