L’impennata dei noli e i ritardi delle portacontainer gestite dalle grandi compagnie marittime stanno continuando a favorire la nascita di nuovi servizi svolti con piccole navi da compagnie nazionali. In tal senso è molto attiva l’italiana Rif Line, che ha già avviato un collegamento diretto tra Civitavecchia e il porti cinesi di Shanghai e Shenzen con portacontainer da 1118 teu e 1221 teu. Ora la compagnia ha annunciato di aggiungere il porto di Salerno come scalo sulla rotta tra la Cina e l’Italia, servendo così anche il Mezzogiorno. L’approdo nel porto campano avverrà con l’introduzione della terza portacontainer, la Green Ocean, con capacità di 1809 teu, prevista per l’inizio del 2022.
“La scelta di operare anche da Salerno fa parte di un più ampio progetto che stiamo concretamente sviluppando e portando avanti con impegno: quello di fornire maggiori servizi ai clienti e di essere sempre più vicini alle aziende del territorio”, spiega Francesco Isola, amministratore delegato di Rif Line. “Abbiamo costruito un network internazionale forte, diffuso, capillare in particolare in quelle aree nelle quali il commercio internazionale è maggiormente in crescita. Siamo presenti con personale specializzato, numerosi uffici diretti e uffici di rappresentanza”.
Sempre nelle prime settimane del 2022 la società italiana avvierà un collegamento diretto tra Italia e Bangladesh, dove ha due sedi a Chittagong e Dhaka. In questo caso la rotta collegherà Chittagong con il Terminal Container Ravenna con le due portacontainer Songa Cheetah e Cape Flores da 1200 teu ciascuna. Il tempo di transito sarà tra sedici e diciotto giorni, con partenze regolari ogni venti giorni. La scelta di questo servizio deriva, oltre che dalla consolidata presenza di Rif Line nel Bangladesh, anche dalla sua crescente importanza come Paese manifatturiero. Inoltre, la società italiana sta valutando l’ipotesi di usare anche un altro porto dell’Italia settentrionale.
K44 ha affrontato in podcast e in videocast il tema della crisi del trasporto marittimo di container. Vi riproponiamo l’episodio del podcast in cui Sergio Bologna spiega l’attuale panorama e quella del videocast in cui si parla delle conseguenze dell’intraversamento della portacontainer Ever Given nel Canale di Suez.