Il 2025 è un anno di rimescolamento tra le alleanza tra le compagnia marittime del trasporto di container. L’operazione più importante è la nascita di Gemini Cooperation, fondata dalla danese Maersk (che ha sciolto l'alleanza con Msc) e dalla tedesca Hapag-Lloyd, che ha abbandonato The Alliance. La flotta combinata conta 340 portacontainer, che offrono una stiva complessiva di 3,7 milioni di teu. I concorrenti di Gemini sono Msc – che ha l’offerta di stiva più grande del mondo e ora opera da sola – la nuova alleanza Premier Alliance (formata da Hmm, One e Yang Ming) e l’Ocean Alliance, che mantiene anche nel 2025 la sua operatività.
Il modello operativo di Gemini è hub and spoke, che prevede all’esordio 29 rotte principali collegate a 28 servizi feeder regionali. In questo modo le grandi portacontainer si concentrano su un numero ridotto di scali, diminuendo i tempi di approdi e quindi i costi, e migliorando la puntualità. I vertici di Gemini dichiarano di voler raggiungere una puntualità del 90%, a fronte dell’attuale media globale del 50%. Le tre direttrici principali sono quelle tra Asia ed Europa, tra Asia e medio oriente e le rotte transatlantiche e transpacifiche. Per ora, le portacontainer dell’alleanza evitano il transito nel Mar Rosso e continuano a circumnavigare l’Africa.
I porti europei scalati dalle rotte principali sono Amburgo, Wilhelmshaven, Rotterdam, Londra Gateway e Le Havre per la parte settentrionale e Tangeri, Port Said, Algeciras, Valencia, Barcellona, Istanbul, Izmit, Koper, Rijeka, La Spezia, Genova e Vado Ligure per il Mediterraneo. Per avere un’idea dei tempi di viaggio previsti, le portacontainer impiegano dai 44 ai 50 giorni dai porti cinesi a Genova. Da questi scali partono feeder che servono gli altri porti che in Italia sono Livorno, Venezia, Ancona e Salerno.