I sindacati confederali Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti hanno indetto la mobilitazione di tutti i lavoratori portuali italiani. Avverrà nella prima settimana di luglio, dall’1 al 7, e comprenderà 48 ore di sciopero martedì 2 luglio e mercoledì 3 luglio. Questa mobilitazione rientra nella vertenza per il rinnovo del contratto nazionale, la cui trattativa si è interrotta dopo sei mesi. In una nota, Uiltrasporti spiega che “siamo ancora ben lontani dal poter dare risposte concrete alle esigenze imprescindibili dei portuali italiani in merito al pieno recupero del potere d’acquisto e all’adeguamento normativo”, aggiungendo che “l’atteggiamento irresponsabile delle parti datoriali per noi configura un evidente attacco al contratto collettivo nazionale dei porti, che da anni rappresenta un elemento regolatore fondamentale del sistema portuale italiano non solo per le imprese ma anche a garanzia del lavoro”.
Le tre sigle sono intervenute anche nella vertenza tra autotrasportatori e spedizionieri sul sovrapprezzo che i primi stanno applicando dal 3 giugno nei trasporti stradali di container da e per il porto di Genova. I rappresentanti locali degli autisti chiedono un incontro urgente con tutti i soggetti interessati per un chiarimento e rivendicano per i conducenti una parte di tale sovrapprezzo per risarcire “il maggior disagio in termini di fatica e stress, dovuti all’attuale condizione di congestione”.