La situazione a Calais si scalda e non solo per la prevista intensa calura, ma soprattutto per l'accumularsi di due fenomeni: lo sciopero dei marittimi di MyFerryLink, che sta bloccando il porto per il secondo giorno consecutivo, e l'assalto dei migranti verso i veicoli che stanno per attraversare la Manica. E più passa il tempo, più la situazione può aggravarsi. La bretella che porta dall'autostrada A16 al terminal dei traghetti è piena di camion fermi e nessuno può dire quando potranno partire per la Gran Bretagna. Anche l'alternativa della ferrovia è difficile, perché questa mattina il tunnel sotto la Manica è rimasto bloccato per circa un'ora e mezza.
Per consentire un minimo collegamento con la Gran Bretagna, la P&O ha spostato i traghetti da Calais a Boulogne (dove il terminal è dismesso dal 2010), mentre i manifestanti stanno organizzandosi per bloccare anche l'afflusso dei veicoli ai traghetti della DFDS in partenza da Dunkerque. Si segnalano operazioni lumaca nella località Loon-Plage, dove si sta dirigendo anche la Polizia.
L'afflusso dei veicoli che vogliono imbarcarsi sulle navette ferroviarie verso la Gran Bretagna sta creando problemi anche a questo collegamento. All'intasamento causato dai veicoli si aggiungono i tentativi dei migranti di entrare nel terminal ferroviario e ciò causa alcune interruzioni alle partenza dei treni.
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