Nessun passo indietro di Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti sullo sciopero nazionale dei lavoratori portuali indetto per il 4 e 5 luglio 2024. Non essendo apparsi spiragli nella trattativa sul rinnovo del contratto nazionale, scaduto a dicembre 2023, si svolgerà il secondo fermo del settore, dopo quello di quattro giorni dal 2 al 5 aprile. L’astensione dal lavoro inizierà alla mezzanotte del 3 luglio e riguarderà sia le funzioni operative, sia quelle amministrative delle aziende che applicano il Ccnl Porti.
La Filt Cgil di Genova ha annunciato che alle 4 del mattino del 4 luglio inizierà il presidio di tutti i varchi portuali (Psa G.P; Varco di Ponente; Ponte Etiopia; Varco San Benigno/Albertazzi/Passo nuovo) e il 5 luglio si svolgerà un’assemblea generale di tutti i lavoratori a Ponte Etiopia. I sindacati chiedono aumenti delle retribuzioni per recuperare il potere di acquisto dei salari perso a causa dell’inflazione. Nei porti di Trieste, Monfalcone e Gioia Tauro lo sciopero è iniziato il 2 luglio e rpsegue il 3, 4 e 5 luglio. In una nota, la Uiltrasporti afferma che l’adesione è stata del 95%.