Il 20 maggio del 2021 la portacontainer X-Press Pearl, che batteva bandiera di Singapore, s’incendiò e poi affondò al largo dello Sri Lanka. La nave trasportava 1.488 container, alcuni dei quali contenenti merci pericolose o comunque dannose per l’ambiente marino, tra cui acido nitrico, petrolio e 75 miliardi di nurdle, ossia palline di plastica. La dispersione di questo materiale causò quello che le Autorità locali definiscono il peggiore disastro ambientale, ma anche un grave danno economico alle comunità locali.
Ora lo Stato dello Sri Lanka chiede all’armatore i danni, presentando una richiesta di risarcimento al Tribunale di Singapore. L’attuale stima dei danni ammonta a 6,2 miliardi di dollari. Ma questa non potrebbe essere l’unica causa legale che riguarda il naufragio della X-Press Pearl. Infatti, il ministro della Giustizia dello Sri Lanka, Wijeyadasa Rajapakshe, afferma che esiste un’indagine di corruzione relativa al pagamento di tangenti per evitare la causa risarcitoria. Una parte, non precisata, avrebbe pagato 250 milioni di dollari e la Polizia sta ancora indagando sul fatto.