L'ordinanza dispone che la gestione della Zona Franca sia svolta dall'Autorità Portuale di Taranto. Grazie a questo provvedimento, ora le imprese interessate a operare nell'area possono avviare l'accreditamento per iscriversi nella lista degli operatori. Il nuovo Regolamento disciplina le modalità di funzionamento, le attività consentite agli utilizzatori, i loro obblighi e stabilisce le ipotesi d'insediamento produttivo e le attività di competenza dell'Autorità Portuale.
In una nota, l'Autorità Portuale spiega che "attraverso la creazione, autorizzazione e organizzazione della Zona Franca non interclusa, l'Autorità intende promuovere lo sviluppo economico dell'area, al fine d'incrementare i traffici, la produttività e la competitività dello scalo nel bacino del Mediterraneo, agevolando altresì l'insediamento e l'uso di stabilimenti industriali e logistici".
All'interno della Zona Franca potranno sorgere attività di stoccaggio, manipolazioni usuali, trasformazione sotto controllo doganale, perfezionamento attivo e commercializzazione di merci terze. Le merci immesse nella Zona Franca potranno appartenere a ogni categoria comprese nella Nomenclatura Combinata.
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