La crisi politica di Taiwan potrebbe aggiungersi alla pandemia di Covid-19 nel rallentare il trasporto marittimo tra Asia ed Europa, aumentando ulteriormente l’intasamento dei porti. Al centro della crisi c’è la visita a Taipei della presidente della Camera statunitense Nancy Pelosi, che ha causato la risposta cinese, che si è concretata in una vasta esercitazione militare intorno all’isola dalle 16.00 del 3 agosto 2022. Durante l’esercitazione, che dovrebbe durare quattro giorni, sono stati sparati anche undici missili e Pechino ha consigliato a navi e aerei di non navigare nell’area.
Un invito che è stato raccolto da alcuni armatori, che hanno impedito alle loro navi di transitare nello stretto che divide il continente da Taiwan, aggirando l’isola a oriente. Una deviazione che dovrebbe ritardare il loro viaggio di almeno tre giorni. La situazione potrebbe aggravarsi con l’arrivo di un tifone nell’area di Shenzhen. La crescente tensione a Taiwan potrebbe proseguire e addirittura accentuarsi, con gravi conseguenze nella navigazione ed eventualmente aumentare i costi dell’assicurazione, nel caso la zona sia dichiarata a rischio di guerra.
Lo Stretto di Taiwan è uno dei più trafficati del mondo ed è fondamentale nei traffici interni dall’Asia e tra Asia ed Europa. Secondo l’agenzia Bloomberg, vi è passato l’88% delle grandi portacontainer. VasselValue, nelle acque territoriali di Taiwan sono ferme 256 navi, tra portacontainer, petroliere e portarinfuse.