The Alliance diventerà operativa il prossimo aprile, ma già ora sta preparandosi a un'eventuale fallimento di uno dei suoi cinque componenti, con lo scopo di prevenire disastri operativi, come è avvenuto alla compagnia sud-coreana Hanjin Shipping. Ciò non significa che ci siano rischi concreti di qualche fallimento, ma l'alleanza vuole rassicurare i clienti che nel caso in cui un membro dovesse subire le ripercussioni di un'eventuale bancarotta, i container imbarcati sulle sue navi potrebbero giungere comunque al porto di destinazione nel modo più rapido. The Alliance ha già depositato i termini di questo accordo alla Federal Maritime Commission statunitense. Tra i provvedimenti previsti, c'è la possibilità che l'alleanza possa dialogare direttamente con i noleggiatori delle portacontainer della società fallita e con i suoi agenti.
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