Il container proveniva dalla Malesia e, secondo la documentazione del trasporto, avrebbe dovuto contenere lenzuola. Invece, era pieno di scatoloni di sigarette di contrabbando marcate EM@IL RED, per un valore di due milioni di euro. La destinazione formale era un indirizzo di Napoli, ma l'analisi della documentazione e la perquisizione fisica di alcuni contenitori sbarcati al porto ha portato i militi alle sigarette. Dopo la scoperta, i Finanzieri hanno sequestrato il carico per reato di contrabbando.
La Guardia di Finanza sottolinea che dopo qualche anno di apparente scomparsa, il contrabbando di sigarette sta vivendo una fase di recrudescenza, causato anche dalla crisi economica che spinge i fumatori ha pagare meno le sigarette ricorrendo a quelle che non pagano le imposte. Cambiano però i metodi, rispetto a qualche anno fa: non più motoscafi veloci che scaricano da navi cargo ancorate in acque internazionali o trasportano dalle coste dell'Albania o del Montenegro, ma container che viaggiano lungo le rotte globali.
La relazione della DDA sul primo semestre 2014 sottolinea anche che i contrabbandieri non acquistano più i noti marchi di multinazionali, ma prodotti italiani per l'estero, oppure marchi sconosciuti nelle nostre tabaccherie.
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