Dopo quasi due mesi dal decesso, la salma del comandante della portacontainer Ital Libera, Angelo Capurro, ha toccato terra il 16 giugno 2021 nel porto di Taranto. Termina così una lunga vicenda iniziata il 13 aprile, quando il comandante è deceduto mentre la nave stava navigando verso Singapore nel suo normale servizio di trasporto container tra Cina e Sud Africa. Dopo la morte, l'equipaggio ha chiesto a chiesto di sbarcare la salma in alcuni porti asiatici, ricevendo un rifiuto motivato da alcuni casi di Covid-19 rilevati a bordo della nave. Così l’armatore (la compagnia Italia Marittima controllata da Evergreen) ha deciso di dirigere la portacontainer verso l’Italia.
Questo caso ha spinto la federazione mondiale dei sindacati dei trasporti Itf , che segnala almeno dieci casi di marittimi deceduti per cause estranee alla Covid-19 cui è stato negato lo sbarco della salma negli ultimi quindi mesi. Ciò causa enormi difficoltà e dolori supplementari alle famiglie. Un caso quasi contemporaneo a quello del comandante Capurro riguarda il comandante rumeno della Vantage Wave, morto in navigazione il 19 aprile 2021 per un arresto cardiaco. Dal 9 maggio la nave è ancorata a largo della costa cinese del Guishan in attesa del permesso di attracco.
Questa è un’ulteriore emergenza causata nel trasporto marittimo delle merci dalla pandemia dopo gli ostacoli al cambio di equipaggio delle nave, che secondo l’Itf sta ancora coinvolgendo 200mila marittimi in tutto il mondo. La federazione punta il dito soprattutto con la Cina, che mantiene il divieto di per i marittimi di scendere a terra per il cambio di equipaggio e ostacola il ricovero di quelli malati. Ostacoli che sarebbero causati anche dall’intasamento degli ospedali per focolai di Covid-19 in alcune città portuali.