La vicenda giudiziaria dei tre esponenti dell'Autorità Portuale iniziò nel 2008, quando Nerli venne indagato per concussione aggravata: secondo l'accusa, l'allora presidente dell'Autorità Portuale di Napoli, insieme al segretario generale e alla sua segretaria, avrebbe attuato pressioni verso alcuni operatori portuali per finanziare il partito DS. Nel marzo del 2010, i tre indagati sono stati rinviati a giudizio. Nel processo, nessuno degli imprenditori indicati dall'accusa come quelli che avrebbero subito pressione si è costituito parte civile e neppure ha dichiarato di avere subito pressioni per i contributi elettorali, tutti contabilizzati. Il 13 ottobre 2016 il processo si è concluso con l'assoluzione degli imputati perché il fatto non sussiste.
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