Il 6 ottobre 2023 il Tribunale di Bari ha emesso la sentenza di primo grado per l’incendio avvenuto nella notte tra il 27 e il 28 dicembre 2014 sul traghetto Norman Atlantic, che causò la morte di trentuno persone e il ferimento di sessantaquattro. Al processo sono giunti 32 imputati e il pubblico ministero aveva chiesto ventitré condanne comprese fra tre mesi e nove anni e un’assoluzione.
Il verdetto ha invece emesso solo tre condanne per naufragio colposo, tutte per membri dell’equipaggio: sei anni per il comandante Argilio Giacomazzi, cinque anni e quattro mesi per il primo ufficiale di macchina, Gianluca Assante, tre anni per il marittimo Francesco Nardulli. Per gli altri imputati ci sono assoluzioni o prescrizioni. Tra gli assolti anche l’armatore della nave Carlo Visentini e tra le società la Visemar Navigazione e la greca Anek.
Nella sua requisitoria, il pubblico ministero Federico Perrone ha sostenuto che le operazioni di evacuazione della nave (avvenuta nella notte e in un mare in tempesta) erano sbagliate e una corretta esecuzione avrebbe potuto salvare tutte le persone a bordo. Egli ha precisato che i passeggeri non hanno ricevuto alcuna indicazione sul comportamento da tenere o un salvagente. Il pubblico ministero ha ricordato che almeno due persone sono cadute in mare durante il salvataggio e alcuni soggetti hanno compiuto azioni che non avrebbero dovuto fare.