Nella lettera inviata il 23 febbraio ai Capi di Stato dell'Eurozona, il Governo greco annuncia che non sospenderà il processo di privatizzazione del Pireo, smentendo così le affermazioni del ministro della marina, Thodoris Dritsas, che alla fine di gennaio dichiarò che la vendita del terminal container al Gruppo cinese Cosco (che ora lo gestisce) sarebbe stata interrotta. Invece, ora Tsipras conferma che la procedura di cessione del 67% della Piraeus Port Authority (avviata dal Governo precedente) a Cosco.
Nella decisione non hanno contribuito solamente le pressione dei leader europei, ma anche quella della Cina, che sta investendo ingenti capitali in Grecia e che punta molto sul Pireo come hub del Mediterraneo. Nel 2014, il porto di Atene ha movimentato 3,7 milioni di teu, di cui tre milioni nel Piraeus Container Terminal, gestito da Cosco. Il Governo di Atene ha annunciato anche che non sospenderà la privatizzazione di altre infrastrutture strategiche per il trasporto, come il porto di Salonicco, gli aeroporti e le compagnie ferroviarie merci. Nel settore ferroviario è già presente la Ferrovia russa.
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