Dopo avere vinto la concessione del Molo Polisettoriale dove prima operava il Taranto Container Terminal, Yilport ha avviato le attività per ripristinare l'attività della banchina e in tale ambito ha affidato alla società finlandese Konecranes il compito di rinnovare e rimettere in servizio ventitré gru: sette ship-to-shore e sedici a portale Rmg. La società ha iniziato il lavoro a gennaio 2020 sulle ship-to-shore a su una parte della Rmg, con l'obiettivo di ripristinarle entro la metà di quest'anno, mentre le altre gru Rmg saranno ripristinate entro la fine dell'anno, termine entro il quale Yilport vuole riattivare completamente il terminal.
La società turca sta anche operando sul versante del lavoro. L'11 dicembre 2019 i dirigenti hanno incontrato i sindacati confederali e il 9 gennaio sono iniziate le selezioni dei lavoratori della Tct che saranno assunti dalla San Cataldo Container Terminal, la società controllata da Yilport per gestire lo scalo pugliese. Le prime mansioni selezionate sono quelle relative alla manutenzione delle gru, seguite da quelle delle attività operative, con lo scopo di poter caricare e scaricare le portacontainer feeder dal prossimo aprile.
Sempre sul fronte del lavoro, il 16 gennaio il Governo ha inserito nel Decreto Milleproroghe, durante la procedura per la sua conversione, un emendamento che proroga l'attività dell'Agenzia per la somministrazione del Lavoro e per la riqualificazione professionale del Porto di Taranto con un rifinanziamento di 11,2 milioni per il 2020. Queste risorse serviranno per prorogare gli ammortizzatori sociali dei lavoratori della Tct, che dopo la chiusura della società sono stai integrati nell'Agenzia.
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