La class action avviata al Tribunale di Amsterdam da Omni Bridgeway, assistita dallo studio legale Loyens & Loeff, si arricchisce anche delle imprese di autotrasporto italiane. Il 16 gennaio 2019, le associazioni Anita, Assotir, Confartigianato Trasporti, Fai, Fiap, Unitai e Sna Casa Artigiani hanno annunciato di aderire all'iniziativa legale, che ha assunto una dimensione internazionale da una fondazione istituita proprio per tale rivalsa, gestita dal litigation fund Omni Bridgeway, sostenuta anche da una squadra di economisti, che valuterà il danno per l'accordo, sanzionato dalla Commissione Europea, tra sette costruttori di veicoli industriali.
In una nota, le associazioni spiegano che "le società di autotrasporto e le imprese che hanno acquistato o avuto in leasing i propri autocarri - in conto terzi o in conto proprio- da almeno 6 tonnellate dai costruttori coinvolti (Volvo/Renault, Man, Daimler/Mercedes, Iveco, Daf, e Scania) nel periodo che va da gennaio 1997 a gennaio 2011, hanno potenzialmente diritto al risarcimento e al recupero del sovrapprezzo pagato". Per partecipare all'azione legale è stata creata una piattaforma online. Da lunedì 21 gennaio 2019, le aziende potranno prendere contatto con le associazioni per ottenere informazioni su come aderire all'iniziativa.
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