A pochi giorni dalla fine dell'anno e con ormai tutte le carte sul tavolo, il mercato italiano dei veicoli industriali prosegue una lenta erosione delle immatricolazioni. A novembre è in picchiata il segmento dei veicoli motorizzati con massa complessiva superiore a 3,5 tonnellate, che con una flessione del 9,3%, (1.794 libretti di circolazione) sfiora la doppia cifra, mentre i veicoli trainati restano stabili con 1.143 immatricolazioni, ossia lo 0,3% rispetto allo stesso mese dell'anno precedente, con 100 rimorchi (+4,2%) e 1043 semirimorchi (-0,1%). Il dato complessivo dei primi undici mesi mostra 21.654 immatricolazioni di veicoli motorizzati sopra le 3,5 tonnellate, che corrisponde a una flessione rispetto alo stesso periodo del 2018, del 7,1%, e 13.447 immatricolazioni di veicoli rimorchiati (-7,2%), suddivisi in 1277 rimorchi (-5,8%) e 12.170 semirimorchi (-7,2%).
Se l'Italia piange, l'Europa non ride. Le immatricolazioni dei veicoli industriali motorizzati di qualsiasi dimensione sono diminuite a novembre dell'8,9%, segnando il terzo mese consecutivo di flessione. L'Italia è il Paese che mostra il maggior rosso, con l'11,7%, seguita da Regno Unito (-10,7%), Francia (-7,1%), Germania (-6,1%) e Spagna (-2,5%). Considerando i primi undici mesi dell'anno, le immatricolazioni restano comunque positive (+2,25), grazie a una crescita generalizzata registrata nei primi mesi del 2019. I mercati migliori sono Germania (+ 6,7%), Francia (+ 4,0%), Italia (+ 2,6%), Regno Unito (+ 2,6%) e Spagna (+ 1,1%).
Distinguendo per segmenti di peso, nei primi undici mesi le immatricolazioni dei veicoli commerciali in Europa sono aumentate del 2,3%, toccando quota 1,9 milioni di unità. In questo caso, i risultati migliori si registrano in Germania (+ 7,4%), Italia (+ 4,3%) e Francia (+ 4,1%). Però gli ultimi mesi vanno in rosso e a novembre le immatricolazioni sono cadute del 7,9%, soprattutto a causa dell'introduzione del nuovo test delle emissioni WLTP del 1° settembre. Sopra le 3,5 tonnellate, le immatricolazioni mostrano un calo a novembre per il quinto mese consecutivo, ma il risultato degli undici mesi resta ancora positivo: 363.963 unità, con un aumento dell'1,6%. Regno Unito (+ 9,7%), Germania (+ 5,4%), Francia (+ 2,5%) e Spagna (+ 1,6%) hanno registrato risultati migliori rispetto allo stesso periodo del 2018, mentre in Italia le immatricolazioni sono calate del 7,1%.
Restringendo l'analisi ai veicoli motorizzati più pesanti, ossia quelli con massa complessiva superiore a 16 tonnellate, a novembre emerge un notevole riduzione, pari al 17,6%. Con l'eccezione della Spagna (+ 10,8%), tutti i mercati chiave dell'Unione Europea hanno registrato risultati peggiori rispetto allo stesso mese del 2018, in particolare Regno Unito (-24,6%), Germania (-19,3%) e Francia (-17,5%). Considerando i primi undici mesi, le immatricolazioni di pesanti nell'UE registrano un modesto aumento dell'uno percento, nonostante i risultati negativi del segmento negli ultimi cinque mesi. La crescita è stata sostenuta da quattro dei cinque mercati più importanti: Regno Unito (+ 10,8%), Spagna (+ 3,4%), Francia (+ 3,3%) e Germania (+ 3,2%). Tuttavia, il mercato italiano dei mezzi più pesanti si è contratto del 7,5% da gennaio a novembre.
Massimiliano Barberis
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