Le rilevazioni mensili sulle immatricolazioni italiane dei veicoli industriali sopra le 3,5 tonnellate diramate dall’Unrae mostrano che a maggio 2024 sono complessivamente aumentate del cinque percento rispetto allo stesso mese dell’anno precedente, superando la soglia delle tremila unità (3.090). Ma c’è un altro dato interessante: nei primi cinque mesi dell’anno in Italia sono stati immatricolati 106 veicoli elettrici.
È una cifra sicuramente irrilevante rispetto al totale, ma decisamente maggiore rispetto a quella dello stesso periodo del 2023, quando la trazione elettrica immatricolò solo sedici unità. Inoltre, il camion elettrico sta raggiungendo quello a gas naturale, che da gennaio a maggio ha visto 129 immatricolazioni e mostra invece una tendenza al ribasso.
Analizzando l’andamento del mercato per fasce di peso, il maggiore aumento percentuale a maggio appare in quella compresa tra 3,51 e 6 tonnellate, cresciuta rispetto allo stesso mese del 2023 dell’82,6%. I numeri assoluti restano comunque bassi: 126 unità. La fascia che immatricola più esemplari è quella superiore a 16 tonnellate: 2.654 unità, con un aumento annuale del 6%. Resta viceversa depressa la fascia intermedia (da 6,01 a 15,99 tonnellate) che a maggio è calata del 16,1% a 310 unità.
Secondo Paolo Starace, presidente della Sezione Veicoli Industriali dell’Unrae, il buon andamento anche a maggio delle immatricolazioni di veicoli industriali dipende dall’anticipo degli acquisti causato dall’entrata in vigore della nuova normativa europea sulla sicurezza Gsr2, che avverrà il 7 luglio 2024. Ciò sta causando un “elevato stock di veicoli presso le reti distributive”. Passato questo fenomeno “prevediamo una considerevole flessione delle immatricolazioni nei prossimi mesi”.
Starace interviene anche sui veicoli elettrici, affermando che sebbene siano in costante crescita in termini di quota di mercato, “il loro ritmo di adozione risulta ancora troppo lento rispetto agli obiettivi di decarbonizzazione”. Quindi “è necessario che il Governo intervenga tempestivamente agevolando le motorizzazioni più virtuose, come già avvenuto con l'ecobonus per i veicoli commerciali leggeri e medi e le autovetture. Il recente esaurimento immediato degli incentivi per i veicoli elettrici delle suddette categorie dimostra che consumatori e imprese sono pronti alla sfida delle zero emissioni se adeguatamente supportati dalle politiche pubbliche".