Peggiora a marzo 2024 la crisi del mercato italiano dei rimorchi e semirimorchi con massa complessiva superiore a 3,5 tonnellate. Secondo quanto riferito il 22 aprile 2024 dall’Unrae, a marzo 2024 sono state immatricolate 1.104 unità, a fronte delle 1.706 dello stesso mese dell’anno precedente, con un calo del 35,3%. Nel primo trimestre del 2024, sono state immatricolate 3.292, con un calo del 24,6% rispetto allo stesso periodo del 2023.
Michele Mastagni, coordinatore del Gruppo Rimorchi, Semirimorchi e Allestimenti di Unrae prevede che la domanda continuerà a contrarsi almeno per il primo semestre del 2024. Nonostante questi dati, Mastagni ha sottolineato l'interesse delle aziende nel rinnovare i propri mezzi, come dimostrato dal rapido esaurimento dei fondi stanziati dal ministero dei Trasporti nel 2023 per gli incentivi all'acquisto di nuovi rimorchi. Tuttavia, ha ribadito la necessità di interventi strutturali che consentano agli operatori una pianificazione pluriennale degli investimenti.
Mastagni ha anche evidenziato la crescente anzianità del parco circolante come una questione critica per la sicurezza stradale, sottolineando la necessità di accelerare il processo di sostituzione dei veicoli più datati. Egli ha anche ribadito l'urgenza di adeguare l'articolo 61 del Codice della Strada per consentire la circolazione di complessi veicolari lunghi 18,75 metri, misura che garantirebbe diversi benefici, tra cui una riduzione delle emissioni di CO2 e una maggiore produttività nel settore dell'autotrasporto.