I veicoli industriali, gli autobus e i motori si staccheranno dalla holding Cnh Industrial per formare una società autonoma. La notizia gira da qualche giorno e stamane è stata confermata dal Ceo di Cnh, Hubertus Muhlhauser, e dalla presidente Suxanne Heywood all'evento Capital Market Day di New York. L'operazione sarà avviata nel 2021 e prevede la creazione di due Gruppi: il primo denominato Off-Highway, che comprenderà le macchine per l'agricoltura, le costruzioni e la difesa (ossia i marchi Case Ih, New Holland Agriculture, Steyr, Case, New Holland Construction, Astra, Magirus, Iveco Defence Vehicles); il secondo denominato On-Highway comprenderà le attività di trasporto stradale (ossia i marchi Iveco, Iveco Bus, Heuliez Bus e Fpt Industrial). Quest'ultimo avrà sede ad Amsterdam e sarà quotato alla Borsa di New York nel primo trimestre del 2021, anche se non è precisato in quale percentuale.
In un comunicato diffuso oggi, Cnh precisa che On-Highway ha un fatturato pro-forma delle attività industriali di 13,1 miliardi di dollari, di cui il 69% prodotto da Iveco, Iveco Bus e Heuliez Bus e il restante 31% da Fpt Industrial. La nota aggiunge che "la posizione di mercato e la gamma prodotto dei marchi Iveco saranno ulteriormente rafforzate con investimenti sul prodotto e miglioramenti tecnologici. Fpt Industrial continuerà a offrire soluzioni di motorizzazione ai vertici del mercato e accelererà lo sviluppo di soluzioni a propulsioni alternative. Fpt Industrial rimarrà un fornitore chiave del business Off-Highway tramite un accordo di fornitura a lungo termine".
Questa operazione rientra nel programma Transform 2 Win (cambiare per vincere), la cui completa attuazione è prevista per il 2022. Nel comunicato, Cnh spiega che lo scorporo parte dalla valutazione che "i business On-Highway e Off-Highway hanno differenti requisiti in termini di regolamentazione e di clientela e sono influenzati diversamente dai megatrend di settore, in costante accelerazione, relativi a digitalizzazione, automazione, propulsioni a basse o zero emissioni e servitizzazione (ovvero la sempre maggiore enfasi sull'offerta di servizi, correlati e specifici, in parallelo all'offerta di prodotti)".
I vertici di Cnh prevedono che lo scorporo aumenterà il valore delle due società del 5% l'anno e il raddoppio dei margini entro il 2024. Inoltre è previsto un programma d'investimenti per 13 miliardi di dollari nei primi cinque anni. Finora non si parla d'impatto sull'occupazione, ma il comunicato di Cnh accenna solamente a "azioni di ristrutturazione mirate". In Italia Iveco occupa 6300 persone e Fpt 5200 persone.
© TrasportoEuropa - Riproduzione riservata - Foto di repertorio
Segnalazioni, informazioni, comunicati, nonché rettifiche o precisazioni sugli articoli pubblicati vanno inviate a: redazione@trasportoeuropa.it
Puoi commentare questo articolo nella pagina Facebook di TrasportoEuropa
Vuoi rimanere aggiornato sulle ultime novità sul trasporto e la logistica e non perderti neanche una notizia di TrasportoEuropa? Iscriviti alla nostra Newsletter con l'elenco ed i link di tutti gli articoli pubblicati nei giorni precedenti l'invio. Gratuita e NO SPAM!