Dopo il successo dell'esordio europeo allo IAA 2022 di Hannover, dove i modelli esposti hanno attirato un folto pubblico, una prima piccola grana si presenta ai vertici di Nikola Corporation. La società ha dovuto emettere il suo primo richiamo per tutti i primi 93 trattori stradali elettrici Nikola Tre finora prodotti, a causa di un difetto alle cinture di sicurezza. In particolare, è stato rilevato che il sistema di ancoraggio alla spalla potrebbe essere stato montato in modo non regolare.
Riporta la notizia un documento della statunitense National Highway Traffic Safety Administration datato 14 settembre 2022, precisando che il difetto riguarda la produzione tra il 5 novembre 2021 e il 30 giugno 2022. Il difetto fu rilevato il 18 luglio 2022 da un dipendente di Nikola durante una ispezione precedente alla consegna, che rilevò che l’ancoraggio si era staccato dal supporto. Il difetto venne comunicato all’Iveco, che aveva svolto il montaggio.
Tra agosto e settembre Iveco informò Nikola che l’ancoraggio non era stato montato secondo le specifiche e che il problema poteva apparire anche su altre unità, quindi il Comitato che si occupa dei difetti del veicolo di Nikola ha avviato un’indagine estesa. La Nhtsa scrive che “durante l'indagine, è stato determinato che il progetto originale dell'ancoraggio della spalla della cintura di sicurezza poteva essere migliorato” e quindi il 7 settembre ha deciso di emettere il richiamo per la sostituzione del fissaggio.
Intanto negli Stati Uniti si sta svolgendo il processo contro il fondatore di Nikola,Trevor Milton. Nel settembre del 2020 Milton si dimise da presidente e uscì dalla società perché coinvolto in un’indagine per frode nei confronti degli investitori, avviata dalla US Securities and Exchange Commission e dal Dipartimento di Giustizia. Nei giorni scorsi ha testimoniato il Cfo (responsabile finanziario) della società, Kim Brady.
Rispondendo all'assistente procuratore Matthew Podolsky, Brady ha detto che le dichiarazioni di Milton su Nikola “potrebbero essere imprecise o esagerate”. Brady ha anche criticato l’abitudine di Milton di usare Twitter e i social media per “corteggiare” gli investitori e influire sul prezzo della quotazione in Borsa. Secondo Brady, gli investitori ritenevano che Milton non fosse preparato per dirigere una società quotata in Borsa (la quotazione avvenne del giugno del 2020) e chiesero misure per evitare che Milton vendesse in blocco le sue azioni – pari al 25% del capitale - subito dopo la quotazione.