La notizia del passaggio di Opel da General Motors a Peugeot-Citroën non sorprende, perché da tempo il Gruppo francese corteggiava il marchio tedesco ed era ormai noto che erano in corso le trattative finali. Il 6 marzo è giunta la conferma ufficiale dell'acquisizione dell'intero capitale di Opel per 1,8 miliardi di euro, di cui 1,32 miliardi per l'azienda produttrice di autoveicoli e 450 milioni per metà del capitale della finanziaria Opel Bank (l'altra metà sarà acquisita dalla banca francese Bnp Paribas).
L'operazione finanziaria prevede che PSA paghi una parte della somma a General Motors con warrant su azioni Peugeot, rendendo così il Gruppo automobilistico statunitense socio del marchio francese, insieme con lo Stato (14%), la famiglia fondatrice (14%) e il costruttore cinese DongFeng (14%).
La fusione tra Peugeot-Citroën e Opel costituirà il secondo Gruppo automobilistico europeo, dopo Volkswagen, dopo l'approvazione da parte delle Autorità Antitrust. I francesi stimano che questa acquisizione si ripagherà entro il 2026, quando le sinergie tra i marchi produrranno un risparmio di 1,7 miliardi di euro.
Questa operazione influirà anche sul mercato dei veicoli commerciali, dove sono attivi i tre marchi coinvolti, ossia Peugeot, Citroen e Opel. Questo settore è caratterizzato da alleanze per la produzione di modelli sviluppati e prodotti insieme e poi venduti con marchi diversi. Proprio PSA e Opel ne hanno stretta una nel 2015 per la produzione dei veicoli compatti, che produrrà un nuovo modello entro la fine del prossimo anno che sostituirà il Berlingo, il Partner e il Combo. In questo segmento, i francesi hanno lasciato l'alleanza con Fiat Professional, che ha quindi stretto un accordo con Renault per la produzione del nuovo Scudo su piattaforma Trafic.
Di questo accordo fa parte anche Opel, alleata a Renault e Nissan pure sul segmento medio del Vivaro e Trafic. Resta però l'alleanza franco-italiana sui furgoni di taglia più grande (Jumper, Boxer e Ducato) che si attua tramite la Sevel Sud. D'altra parte, PSA è alleata dal 2015 con Toyota nella gamma medio-leggera del Proace, che ha la stessa piattaforma dell'Expert e del Jumpy. È ancora impossibile capire se e come l'acquisizione annunciata oggi influirà su questo complesso mosaico di alleanze, ma porterà certamente sinergie in fase di produzione dei modelli esistenti e di progettazione delle prossime generazioni.
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