I tre Paesi che stanno subendo lo stallo nella vendita di rimorchi stradali sono proprio la Russia e l'Ucraina, ma anche la Bielorussia. In questi mercati, le previsioni per il periodo 2015-2019 mostrano un calo di vendite di 24mila unità rispetto a quelle del periodo 2015-2016. La Russia, in particolare, sta subendo una recessione causata sia dalle sanzioni occidentali, sia dal crollo del prezzo del petrolio, che rappresenta uno dei principali introiti. Così, il mercato dei rimorchi stradali del Paese, che fino al 2010 era il più importante dell'Europa orientale, ora è scivolato al terzo posto, dietro Turchia e Polonia. Ucraina e Bielorussia sono invece scivolate dietro Ungheria e Repubblica Ceca.
In termini più generali, nel 2014 la domanda è calata nella regione del 4,7%, anche se i risultati per singolo Paese mostrano andamenti diversi: cinque mercati sono calati, mentre nove sono cresciuti fino al 14%. Per il 2015, Clear International prevede una modesta crescita in almeno undici Paesi.
Il boom della domanda di rimorchi stradali è iniziato nel 2004, con l'ingresso di nuovi Paesi nell'Unione Europea. Dal 2002 al 2007 si registra un tasso d'incremento annuale del 25,7%, superando le 100mila unità nel 2007. Ma la crisi ha duramente colpito nel 2009, quando le vendite sono crollate a 40mila unità, per poi riprendere in seguito, ma non ovunque.
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