I camionisti non hanno ottenuto lo status di lavoro usurante necessario per andare in pensione prima degli altri lavoratori, ma potrebbero almeno evitare di andarci ancora più tardi, ossia a 67 anni, come previsto dall'aumento automatico causato dall'allungamento della speranza di vita. Infatti, nei giorni scorsi l'Istat ha comunicato che questo dato statistico è aumentato a 82,2 anni, valore medio per gli italiani. Questo incremento è sicuramente una buona notizia, me ne porta una non gradita per chi ha diritto a una pensione, perché dal 2019 trascina in alto, ossia a 67 anni, l'età minima per lasciare il lavoro.
Alcuni sindacati contestano tale automatismo, introdotto dalla riforma Fornero, e secondo un articolo del Corriere della Sera, il Governo intende attenuare l'impatto dell'aumento dell'età della pensione almeno per le categorie di lavoratori che svolgono attività più faticose e che sarebbero le dodici già previste dall'Ape Social. Tra queste sono compresi anche gli autisti di veicoli industriali e, restando nel trasporti, i macchinisti delle ferrovie, i gruisti e i facchini.
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