Con questa dichiarazione, la Francia si conferma in prima linea contro l'utilizzo nel trasporto internazionale e nel cabotaggio stradale di autisti con stipendi molto più bassi di quelli occidentali e regimi fiscali molto più favorevoli. Oltre a imporre regole più rigide all'interno dei confini – vietando il riposo settimanale in cabina e imponendo il salario minimo francese anche ai conducenti esteri – la Francia vuole ora intervenire a livello comunitario.
"È necessario che l'Europa crei un'agenzia di controllo per contrastare la concorrenza sleale nel trasporto", ha affermato il ministro Vidalies, sostenendo che in alcuni casi siamo di fronte a "frodi ben organizzate", come per esempio i sistemi elettronici usati per manomettere i cronotachigrafi dei camion.
Il ministro francese ha anche annunciato un'attività di lobbying per inserire nella prossima legislazione sul distacco internazionale dei lavoratori regole specifiche sul trasporto. "Bisogna trovare una soluzione comunitaria, altrimenti ogni Paese cercherà la sua", ha aggiunto Alain Vidalies, che su queste posizioni è sostenuto anche dalla ministra del Lavoro Myriam El Khomri. Sulla riforma del distacco si è aperta una frattura in ambito comunitario tra Paesi occidentali, che vogliono regole più restrittive, e quelli orientali.
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