Un autista di camion deve sapere parlare "in modo adeguato" la lingua di ogni Paese che attraversa? La risposta positiva a questa domanda implica l'estinzione dell'autotrasporto internazionale, perché ovviamente nessun autista potrà mai conoscere le lingue dei vari territori che attraversa, quindi questa pretesa appare assurda. Ma no a una pattuglia della Polizia tedesca, che ha multato con 5000 euro un conducente italiano che svolgeva un trasporto eccezionale in Germania proprio perché non ha una conoscenza "adeguata" della lingua tedesca. In realtà, l'infrazione contestata non è la mancanza di competenze linguistiche, ma la "concorrenza sleale", secondo quando afferma la Fai di Milano. La Polizia pretende quindi che l'autotrasportatore straniero deve "effettuare il trasporto in maniera conforme alle normative vigenti, con un'altra persona, ovvero un altro autista, di lingua tedesca", citando gli articoli 46 e 49 del Codice della Strada tedesco.
L'associazione dell'autotrasporto aggiunge che il titolare dell'impresa di autotrasporto italiana ha presentato ricorso contro la sanzione sulla base del principio di libera circolazione delle merci, ma lancia l'allarme perché anche la Francia sta pretendendo che gli autisti del trasporto eccezionale parlino la lingua locale. Vista questa situazione, il vice-presidente di Conftrasporto, Paolo Uggè, chiede al ministro dell'Interno di applicare sanzioni agli autisti stranieri che non conoscono l'italiano, "salvo vi sia un intervento immediato delle Autorità comunitarie che impedisca, questo atto illegittimo". Secondo Uggè, "fino a che queste normative non verranno cassate chiediamo diventino vigenti anche nel nostro Paese. Un risultato si otterrà: mettere un freno all'invasione di imprese estere, soprattutto dell'est, che si muovono sulle nostre strade e quando incappano in un controllo fingono di non comprendere la lingua italiana, così riuscendo spesso a farla franca".
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