La mattina del 23 marzo 2020, la ministra dei Trasporti Paola De Micheli ha annunciato a Radio24 che entro breve tempo firmerà il Decreto che apporterà delle deroghe ai tempi di guida e di riposo degli autisti dei veicoli industriali, accogliendo così la richiesta dell’unione dell'autotrasporto Unatras. Come ormai è consuetudine, il Governo annuncia provvedimenti importanti prima di renderli operativi, creando così tensioni e questo caso non fa eccezione, perché i sindacati confederali hanno dichiarato la loro opposizione a questa deroga fin da quando era stata anticipata dalla stessa ministra dei Trasporti.
Dopo l’annuncio di oggi, il Segretario generale, Claudio Tarlazzi, e il segretario nazionale, Marco Odone, della Uiltrasporti hanno ribadito l'opposizione al provvedimento: “Pur comprendendo le disfunzioni che si stanno generando per i tempi di attesa più lunghi, siamo in assoluto disaccordo con eventuali provvedimenti di sblocco dei tempi di lavoro degli autotrasportatori, che porterebbe oltre gli orari di lavoro, che in base alle deroghe previste nel Ccnl, già arrivano 61 ore, cioè a quanto stanno concedendo gli altri Paesi europei per l’emergenza Covid-19”. I due sindacalisti aggiungono che “la decisione di sforare una deroga già al limite da parte della ministra ci fa riflettere sul fatto che al prossimo rinnovo sarà forse il caso di abbassare la soglia delle deroghe”.
Uiltrasporti anticipa anche che la deroga potrebbe riguardare le undici ore di riposo giornaliero degli autisti, un tempo considerato “ad abbattere i livelli di stress che la guida dei mezzi pesanti comporta, per riequilibrare le capacità psico-fisiche degli autisti, per la sicurezza loro, del trasporto e della circolazione”. Anche sui social network si rilevano numerosi proteste contro le deroghe sui tempi di guida e di riposo da parte di singoli autisti, che sono attualmente impegnati nella parte logistica delle battaglia contro il coronavirus.