Il presidente di Unatras, Amedeo Genedani, ha scritto il 16 marzo 2020 una lettera alla ministra dei Trasporti dove le chiede una sospensione temporanea della normativa sui tempi di guida e di riposo degli autisti di veicoli industriali, perché l’emergenza della Covid-19 sta creando “notevolissime difficoltà” alle imprese di autotrasporto che sono in prima linea nell'approvvigionamento di prodotti alimentari per i cittadini e delle materie prime e semilavorati per le imprese. Questo provvedimento, precisa l’Unatras, è già stato attuato in Spagna, Danimarca e Belgio ed è permesso dalla normativa comunitaria per i casi d’emergenza.
Il primo argomento portato dall’unione è che i tempi operativi per il carico e scarico dei camion si stanno allungando a causa delle nuove regole sanitarie imposte dal Governo per salvaguardare i lavoratori e i posti di lavoro e che interessano anche i magazzini e i veicoli “e tanto più si allungheranno quando diverranno ufficiali le linee guida che il Governo, d’intesa con i sindacati dei lavoratori e le associazioni del trasporto, sta predisponendo per il settore”.
Il secondo argomento sono le lunghe attese che i camion che svolgono autotrasporto internazionale devono compiere per i controlli alle frontiere. Poi c’è la questione delle aree di servizio, che la lettera di Genedani accenna e che sta diventando un serio problema. È vero che il Governo ha mantenuto aperte le aree di servizio delle autostrade (ma qualche regione le chiude comunque), ma queste strutture non bastano per ospitare tutti i veicoli e i relativi autisti che devono riposare la notte, anche se sono a pochi chilometri dalla sede o da casa.
L’Unatras spiega che i conducenti interessati dalla eventuale deroga sui tempi di guida e di riposo “sarebbero comunque tenuti ad annotare sulle stampe del tachigrafo digitale o sugli appositi fogli di registrazione i motivi per cui non abbiano applicato i limiti normali di guida e di riposo”. Genedani conclude la lettera alla ministra affermando che “la misura di tolleranza temporanea di cui sopra rifletterebbe, a nostro parere, le circostanze eccezionali e dovrebbe comunque essere prevista in modo tale che né la sicurezza del conducente né la sicurezza stradale siano in nessun modo compromesse”.