Un gruppo d’investitori coordinato dal Fondo Italiano d'Investimento entrerà nel capitale del Rina e potrà ottenere sino al 33% del capitale. Lo stabilisce un accordo annunciato il 4 agosto 2023 dallo stesso Rina, precisando che questa operazione porterà risorse fino a 180 milioni di euro e che comunque il Registro Navale Italiano manterrà la maggioranza delle quote.
La nota spiega che “Fondo Italiano d'Investimento Sgr opererà attraverso una struttura innovativa che comprende gli investimenti del Fondo Italiano Consolidamento e Crescita (Ficc), del Fondo Italiano Consolidamento e Crescita 2 (Ficc 2) e, per la prima volta, di un gruppo di primari co-investitori coordinato dal Fondo Italiano. Questa operazione segna il primo investimento effettuato da Ficc 2, la seconda edizione del fondo dedicato a sostenere la crescita e il consolidamento delle imprese italiane, che in questa occasione ha anche realizzato, ad appena un mese dal suo lancio, un primo closing per un totale di 245 milioni di euro con i cornerstone investor Cdp Equity, Fondazione Enpam, Intesa Sanpaolo, UniCredit e altri primari investitori”.
Il Rina ha progressivamente ampliato le sue attività nella consulenza ingegneristica e nel Testing, Inspection & Certification. Nel 2022 ha registrato ricavi pro-forma per oltre 700 milioni di euro e ha l’obiettivo degli 800 milioni nel 2023, anno in cui dovrebbe concludersi questa transazione. L’ingresso dei nuovi soci “è finalizzato a fornire un ulteriore supporto alla crescita, sia organica che inorganica, della società, nonché alla sua espansione internazionale”.
L’amministratore delegato del Rina, Ugo Salerno, ha dichiarato che “abbiamo trovato nel Fondo Italiano d'Investimento il partner più adatto per condividere il nostro percorso di crescita e la realizzazione degli ambiziosi obiettivi che abbiamo a livello mondiale. È un partner istituzionale di alto livello, italiano come noi, con il quale avvieremo una nuova fase per Rina e che ci consentirà di dare piena attuazione al nostro piano strategico. Sulla base dei principi Esg, continueremo ad ampliare i nostri servizi e processi digitali a favore della transizione ecologica: un percorso che comporta investimenti significativi, resi possibili anche grazie all'impegno del Fondo Italiano d'Investimento”.